mercoledì 20 ore 21
e giovedì 21 novembre ore 10
scritto, diretto e interpretato da Marinella Manicardi
di e con Marinella Manicardi
spazio scenico Davide Amadei
foto di scena Marco Caselli Nirmal
produzione Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna
in collaborazione con Festival Filosofia e Centro Documentazione Donna di Modena
Uno spettacolo lieve su un fenomeno naturale e censurato, fondamentale ma evitato come la più vergognosa delle colpe: le mestruazioni tra scienza, religione, superstizione e teorie strampalate.
Marinella Manicardi ci parla con garbo e leggerezza delle mestruazioni, fenomeno che, pur riguardando tutte le donne del mondo dai 13 ai 50 anni, è circondato da assurde superstizioni e rigida censura. Mai notato che le protagoniste di romanzi, pièce teatrali, film, telenovelas non hanno mai le loro cose? Non ci sono nemmeno barzellette: solo due e ce le racconta Marinella!
“Si dice: ho le mie cose, sono indisposta, sai è il periodo, ho il marchese. Il marchese? In quei giorni mia madre mi vietava il bagno e lei non preparava la maionese, sarebbe impazzita. E non toccava i fiori: sarebbero morti. Per molte donne sono una scocciatura se non una disgrazia, per altre un imbarazzo, per altre ancora una vergogna. Gli uomini poi spesso non ne vogliono nemmeno sentir parlare: che schifo! Ma sei matta a voler parlare di mestruazioni in scena? Se il sangue mestruale provenisse, non so, da un braccio forse non sarebbe coperto da censure e imbarazzi. Ma quel sangue proviene da dove ha origine la vita. E lì, in quel punto, lì attorno al sesso femminile si è scatenata una battaglia esilarante e tragica. Scienza e religione si sono affrontate con dogmi strampalati e teorie scientifiche fantasiose. Fino al 1875 quando finalmente hanno cominciato a capirci qualcosa. Ma c’è ancora molto da capire. Eppure è semplicemente sangue, naturale, così naturale che senza mestruazioni non ci sarebbero nemmeno i bambini, cioè noi. E allora perché le tre religioni monoteiste cattolica, ebraica e mussulmana considerano il corpo mestruato della donna, la donna, un corpo impuro? Perché impuro? Mentre il corpo insanguinato del Cristo è sinonimo di santità e la sua ferita sul costato assomiglia straordinariamente a un sesso femminile: ma va? Un caso?”
(Marinella Manicardi)
Marinella Manicardi è attrice-autrice, regista. Laurea in Storia del teatro a Bologna, città dove vive e debutta diretta da Luigi Gozzi. Con lui ha condiviso la direzione artistica del Teatro delle Moline. Teatro (Otello!, Freud e il caso di Dora, Morandi, Anna Cappelli, Luana prontomoda, La Maria dei dadi da brodo), radio, laboratori, interventi in riviste e libri. La sua attività è recensita dalla stampa e in saggi sull’arte dell’attore. Ha pubblicato racconti e copioni per Mondadori e Pendragon. Gli ultimi spettacoli sono stati realizzati per Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna.
Rassegna No More
No more, che vuol dire mai più: mai più violenza maschile sulle donne, mai più femminicidio, mai più discriminazione di genere. No more, dalla Convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle donne, è un grido spontaneo, che dopo i casi di femminicidio avvenuti nel Municipio X è diventato ancora più forte sul nostro territorio, e ha coinvolto associazioni, scuole, terzo settore e cittadini e cittadine.
La rassegna amplia il raggio dell’esperienza al femminino, al corpo e al ruolo femminile, alla lotta per l’emancipazione, alla tenacia della denuncia, al rapporto con l’universo maschile, attraverso proposte artistiche variegate, godibili ed estremamente intense, e momenti formativi e di confronto assembleare. Si racconteranno le donne e la differenza di genere attraverso la musica, il teatro, la conferenza buffa, la danza contemporanea, il cinema, la fotografia e le arti visive.
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Recensione: Dramma.it